Situazione ‘Disperata’: Quando l’Esoterismo sembra Non Funzionare

Talvolta – dopo aver provato una serie di riti esoterici, anche commissionati – la situazione non migliora e si cade in un ‘limbo depressivo’, sperando di trovare l’ennesimo esoterista (ma questa volta ‘quello davvero bravo’) che riesca a toglierci da questo limbo in cui niente sembra funzionare. Ma cosa succede?  E cosa fare?

Prima di spendere altri soldi con altri ‘esoteristi’, io consiglierei un altro approccio.  Mi spiego nei prossimi paragrafi; come introduzione, copio un messaggio ricevuto recentemente:

…è passato un anno e mezzo ormai, e non c’è verso di uscirne, dimenticare, voltare pagina. Non amo più il mio ex, so che dopo tutto quello che è successo non potrei stare ancora con lui, ma rimane un’ossessione, lo penso continuamente, seppure in termini di odio e desiderio di ‘vendetta’ per pareggiare i conti con la sofferenza che mi ha causato. Nessun interesse verso altre possibili storie, è come se fossi diventata anaffettiva, con una corazza che respinge ogni tentativo di avvicinarmi. Aggiungiamo qualche problemino di salute, un’insoddisfazione profonda sul fronte lavorativo, e il quadro ‘clinico’ è completo.

Probabilmente ti trovi in una situazione così stagnante a livello psicologico ed energetico, che è difficile anche trovare la forza necessaria per continuare con i riti di purificazione, di luce, anche se consiglierei di farlo.  Il problema, a livello energetico, è che si sta autocreando la negatività o come minimo siamo così indeboliti (cosa comprensibile dopo situazioni difficili o vari tentativi con tanti esoteristi-perditempo) da non poter essere in grado di creare energia positiva sufficiente per oltrepassare questo ‘muro’ negativo.  Cosa fare? 

1 – abbandonare ogni desiderio di vendetta e ogni risentimento verso chiunque ci abbia fatto soffrire.  Bisogna afferrare il concetto – e accettarlo – che ogni sentimento negativo verso chiunque non fa altro che ferire noi stessi.  La negatività la proviamo noi (anche se verso un’altra persona), mentre l’altro non ne sa niente.  Anche se iniziassi ad eseguire riti di magia nera di vendetta verso chi ti ha ferito in passato, con tutti i rischi di ‘ritorni energetici’ (di cui non hai certo bisogno!), cosa risolveresti?  La tua situazione resterebbe la stessa.  Solo nel caso in cui vuoi far capire ad una certa persona il male che ti ha fatto, potresti al massimo eseguire un ibrido fra rito a specchio e rito per eliminare i blocchi, ma non migliorerebbe la tua vita in senso reale, o comunque avresti bisogno anche di altri riti (positivi) e di altri approcci.

2- la mente, come la tua aura, ha bisogno di un obiettivo positivo su cui concentrarti.  Se non lo hai, non potrai creare l’energia necessaria che ‘illumini’ la tua aura; a livello psicologico, senza obiettivi positivi si cade in depressione.  Il problema è che, quando siamo ‘depressi’, è difficile creare un obiettivo positivo, in quanto tutto sembra grigio e niente sembra interessarci. 

Allora, per aiutare la mente a creare obiettivi positivi, si possono provare tecniche semplici come quella di correre o camminare velocemente per almeno mezz’ora e ‘attendere’ che la mente ‘si accenda’ (in parole povere, con l’esercizio fisico vigoroso di almeno mezz’ora – talvolta occorrono 45 minuti – vengono a crearsi delle sostanze chimiche che aiutano tali pensieri – a livello energetico, si dà più energia all’aura, ecco perché in alcuni tipi di ‘magia’ gli esoteristi ballano, danzano, ecc).  Una volta ‘accesa’, puoi incanalare il tuo pensiero su potenziali obiettivi che ti renderebbero felice o almeno sereno/a.  Una volta formatosi il concetto di obiettivo positivo, puoi iniziare a incanalare la tua vita verso questo obiettivo, sia a livello psicologico che a livello energetico (con riti atti a portarti quello che vuoi, che hai appena formulato, con una strategia ritualistica appropriata).  La tua aura inizierà a ‘riaccendersi’ e ad attrarre situazioni e persone positive.  È un circolo virtuoso energetico essenziale.