Apparizioni, fantasmi, spiriti

Qualcuno di noi ha fatto esperienza diretta di ‘apparizioni; queste non sono tutte uguali, ovviamente, e questo è il motivo per cui c’è chi le chiama ‘angeli’, o ‘fantasmi’, o persino apparizioni meno ‘buone’.

La mia esperienza diretta, che ricordo tutt’oggi chiaramente, forse non fa parte delle categorie menzionate; se anche tu hai fatto un’esperienza simile, saremmo interessati a saperlo.

Se pensi di essere stato/a testimone di un’apparizione, consiglierei prima di tutto di analizzare se ci possono essere altre spiegazioni:  escludendo ovviamente i ‘trucchi’ creati dall’uso dell’alcohol, di stupefacenti e persino di certe medicine, talvolta possiamo essere in uno stato di domiveglia che favorisce questi ‘trucchi’ alla nostra vista e mente, per esempio, e crea ‘visioni’ non reali (anche se sembrano totalmente reali).

Adesso voglio qui condividere la mia esperienza e, ripeto, se qualcun altro ne ha fatto una simile, fammelo sapere!

Ero un ragazzo e stavo studiando alla scrivania, la stanza buia eccetto un’ abat jour accanto a me.  All’improvviso, per una sensazione che non so spiegare, mi volto e vedo una sagoma totalmente illuminata, brillantissima, come se formata da tantissimi cubi (piccolissimi) dorati.  Nonostante fosse brillante e luminosissima (dorata), non emanava luce intorno a se (il resto della stanza era buia eccetto l’abat jour).

Non avevo paura; ero sbalordito e quasi sotto shock (ma non in senso negatvo) ma non avevo affatto paura; la sagoma, che poteve essere maschile o femminile (o un ibrido), non mostrava caratteristiche come occhi, bocca (eccetera) bensì, come appena detto, era come formata da tantissimi piccoli cubi d’oro, brillantissimi; la sagoma aveva una forma che si può senz’altro descrivere ‘umana’ anche se era fluida:  mi avvicino e estendo la mia mano, che la sagoma ‘prende’ (all’improviso – dalla sagoma ‘generica’ si forma come un braccio e una mano con cui tenere la mia mano) e tiene per qualche secondo (la sensazione non era di caldo, o di freddo, bensì come se fosse ‘elettrica’, ma in modo lievissimo).  Non so perché ma mi trovo a chiedere alla ‘figura’ di ‘portarmi con sè, e in quel momento (oltre a farmi capire, senza parole, che non è possibile) si dissolve, lentamente, fino a sparire completamente.

Non mi sentìi abbandonato ma solo sbalordito, cercando di capire – per giorni e giorni – cosa fosse successo.  Se apro davvero la mia mente a tale esperienza, la mia vita nel senso quotidiano cambia radicalmente di significato; e per questo talvolta ‘accantono’ questo ricordo, per vivere quotidianamente; forse è l’approccio sbagliato ma, ovviamente, non sono ancora ‘saggio’ come vorrei essere.

Ho parlato con vari sciamani che hanno offerto varie spiegazioni, ma sarei davvero interessato a sapere se qualcuno di voi ha fatto un’esperienza simile.

Le spiegazioni offerte dagli sciamani sono principalmente di due tipi:

♦ la ‘figura’ (questo termine non è proprio adatto ma lo uso perché mi sembra il più neutrale) fa parte della ‘esseri della luce’; questi vengono in interpretati in due modi:

1 – esseri (positivi) da altre dimensioni che stabiliscono un contatto con un essere della luce (futoro o passato) sulla Terra (o che semplicemente stabiliscono un contatto con un essere umano per caso o per motivi karmici (e qui ci sarebbero mille interpretazioni).

2 – esseri da altri universi o da altre parti del nostro universo (il resto è come spiegato nel punto 1).

Pensieri più tradizionali hanno attribuito il significato di ‘angelo’ a questo tipo di apparizioni, o spiriti protettivi.

Avrei certamente voluto ripetere tale esperienza, specie da adulto più maturo e più  preparato a comprendere queste esperienze.  Ma, ovviamente non è il momento giusto.