Perché Talvolta i Riti Esoterici Fai da Te Non Funzionano?

Talvolta i riti fai da te sembrano non funzionare, e ci sentiamo peggio di prima…. 

Per i motivi spiegati su questa pagina (seconda parte), e in dettaglio anche in altre pagine, come quella sul Terzo Occhio e la tecnica esoterica nella sezione interattiva, la meccanica dei riti non è sufficiente, da sola, a portare i risultati desiderati.  La nostra convinzione e, soprattutto, la nostra capacità di ricevere sono entrambi essenziali ingredienti.

Quindi, questo significa che:

1 – quando ci si prepara ad eseguire un qualsiasi rito bisogna essere forti, sicuri e ottimisti.  Se ci si sente tristi o depressi, bisogna eliminare tale vibrazione negativa e sollevare non solo tanta energia (tramite danze, movimenti che aumentano la nostra adrenalina senza stancarci).  Questo è uno dei motivi per cui alcune ritualistiche sud-americane o africane sono accompagnate da danze.

2 – dopo il rito in genere io ‘ringrazio’ le forze universali e dò per scontato che ciò che desidero arriverà nella forma appropriata.  Mi comporto quindi con tale convinzione e mi dedico ad altro.  Non mi ‘fisso’ sul problema bensì mi comporto come se il problema fosse già risolto, e mi dedico ad altro.  Non controllo sul calendario quanto tempo sta passando, ma mi concentro solo sul sentirmi bene e di buon umore, cioè mi presento in condizione di ‘ricevere’ quanto ho richiesto.

Quindi, se ci sentiamo depressi prima e dopo il rito bisogna prima ‘lavorare su noi stessi’, fare qualsiasi cosa necessaria per sentirci almeno ‘neutri’ (anche se sentirsi ottimisti sarebbe meglio).

Capisco che talvolta è difficile sentirci ‘bene’, di buon umore.

Quando sembra che tutto va storto è difficile cambiare la nostra vibrazione energetica e il nostro stato psicologico!  Allora, bisogna almeno essere ‘neutri’ e nutrire almeno un barlume di ottimismo.  Quindi, ripeti a te stesso/a frasi come:  le cose non sono come voglio in questo momento, ma miglioreranno.

3 – Quando eseguiamo riti esoterici o cerchiamo di applicare la legge dell’attrazione alla nostra vita, dato che è essenziale essere in grado di ‘ricevere’ ( = essere positivi, ottimisti), se si chiede (o ci si concentra su) qualcosa che, a livello conscio o subconscio riteniamo difficile da ottenere, la nostra psiche si concentrerà sulla ‘mancanza’ ( = sul fatto che non l’abbiamo) e quindi emetterà vibrazione di ‘mancanza’ e non saremo, quindi, in condizione di ‘ricevere’.  Quindi, talvolta sarebbe meglio concentrarci su (o ‘chiedere’) qualcosa che siamo maggiormente convinti di poter ottenere.  Per esempio, chiedere di vincere alla lotteria potrebbe creare inconsciamente segnali di ‘essere impossibile’ o intorno al fatto che ‘non abbiamo milioni di Euro’ (sulla mancanza di tale quantità di denaro), rinforzando il circolo vizioso di vibrazione negativa; in questo caso consiglierei di concentrarsi (o di chiedere) su prosperità che riteniamo ottenibile, che possiamo già ‘assaporare’ come se fosse già arrivata.

Anni fa desideravo una proprietà che sembrava non potessi aquistare per motivi legali.  Siccome in qualche modo me la sentivo già mia, mi concentravo (durante i riti) su come mi sarei sentito camminando sulla proprietà, la sentivo proprio.  La conoscevo già bene, quindi mi era possibile creare tale visualizzazione e immaginarmi la sensazione di possederla.  Sarebbe stato più difficile visualizzare come mi sarei sentito avessi posseduto un castello in Islanda, per esempio!

Consiglio di iniziare con quello che è semplice; una volta migliorata la tecnica e la vibrazione, una volta ottenuti i primi risultati tangibili (e quindi una volta diventati convinti!), potrete creare e chiedere ciò che vorrete!

Spero sia chiaro, ma capisco che dovrò approfondire questo concetto.  In futuro scriverò una guida, passo dopo passo, per renderci in condizione di ‘ricevere’, per chi ha bisogno di consigli pratici.

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